È fuori ora “CVLT”, un disco che è il risultato della fusione di due menti geniali, Salmo e Noyz Narcos, che, con le loro radici fortemente immerse nell’hip-hop italiano, si uniscono per plasmare un’opera che si distingue per la sua audacia e raffinatezza.



Il tanto atteso album rappresenta una sorta di summa delle esperienze e delle influenze dei due artisti, caratterizzato da un immaginario deciso che attinge da una vasta gamma di fonti: dal cinema all’hip hop, passando per i rispettivi percosi artistici. “CVLT” non delude le aspettative, sottolineando la personalità e il talento inconfondibile di Salmo & Noyz, mantenendo una coerenza con le radici del rap.
Il disco si compone di 15 tracce, ognuna rappresentante un viaggio sonoro distinto. “ANTHEM” apre le danze, presentando un’incredibile fusione di riferimenti ai classici di entrambi i rapper. Da brani più intensi come “RESPIRA” con la partecipazione di Marracash a episodi più intimi come “MIRACOLO”, il disco spazia tra differenti tonalità senza mai perdere la sua essenza.
“CVLT” è un percorso coinvolgente attraverso le visioni artistiche di Salmo e Noyz Narcos, offrendo un’immersione completa nel loro immaginario. Si inizia con “ANTHEM”, una traccia che funge da manifesto, intrecciando riferimenti testuali e sonori ai brani più iconici dei due rapper. Il viaggio prosegue con “CRINGE”, dove Salmo e Noyz si scambiano versi taglienti, accompagnati da una produzione senza tempo.
Le atmosfere oscure si fanno strada in “INCUBI”, evidenziando il lato più cupo dei due artisti, mentre in “RESPIRA”, la collaborazione con Marracash, emergono barre hardcore e un campionamento da “Breathe” dei Prodigy. “MIRACOLO” mostra invece un lato più intimo, con Salmo in un fluire più lento e profondo.
“CVLT” non manca di sorprese: la title track ospita Kid Yugi, un artista ispirato dal duo, portando un nuovo impulso alla narrazione. “BRUJERIA” si tuffa nel soprannaturale, creando un’atmosfera quasi misteriosa che rapisce l’ascoltatore.



L’esplorazione prosegue con “CROCI E CRISTI”, una traccia che presenta uno switch inaspettato, dimostrando la versatilità dei due rapper. La collaborazione in “MY LOVE SONG 2” con Coez e Frah Quintale mostra un approccio atipico all’amore, mantenendo il taglio distintivo di Salmo e Noyz. “CHILOMETRI” riflette sul percorso artistico e personale dei due artisti, mentre “MALEDETTI” presenta una combinazione di flow swingati e testi decisi.
“GRINDHOUSE”, prodotta da Lucienn, è un omaggio al film cult Quentin Tarantino, mentre “MATRIOSKA” affronta una ballata insolita, ma estrema, mostrando la diversità del duo. “NIGHTCRAWLERS” sorprende con sonorità più energetiche, offrendo un diverso colpo d’occhio sul disco.
La chiusura è affidata a “LA FINE”, un brano malinconico che conclude il viaggio in modo agrodolce, testimoniando l’esperienza e la diversità di Noyz e Salmo in un’opera che rappresenta un’importante pietra miliare nella scena rap italiana.



L’album, disponibile su diverse piattaforme digitali e in varie edizioni fisiche, offre un’esperienza sonora completa che fonde l’estetica del rap, dell’hip hop e del cinema. Salmo e Noyz Narcos si uniscono in un progetto che celebra le loro carriere e, allo stesso tempo, si spinge verso nuovi territori sperimentali.
Il videoclip del singolo “INCUBI” vede la partecipazione straordinaria di Dario Argento, incastonando la narrazione in una cornice lugubre, in perfetta sintonia con l’immaginario oscuro e crudo dei due artisti.
Diretto dal maestro Dario Argento e realizzato in collaborazione con il duo di registi YouNuts!, il racconto si snoda tra atmosfere misteriose e sinistre, coinvolgendo Salmo e Noyz Narcos come protagonisti. Accolti a notte fonda dal regista in una villa spettrale, il video si intreccia con l’immaginario oscuro e brutale dei due rapper. Una narrazione che richiama i grandi capolavori di Argento, offrendo un mix inedito tra musica, cinema e arte narrativa.
Da “ANTHEM” a “LA FINE”, ogni traccia racconta una storia unica e rafforza il carattere distintivo di entrambi gli artisti. Le collaborazioni con artisti come Marracash, Coez, Frah Quintale e il giovane Kid Yugi aggiungono profondità e varietà al lavoro, mentre il cortometraggio diretto da Dario Argento trasporta gli spettatori in un mondo oscuro e inquietante.
“CVLT” si rivela una pietra miliare nell’evoluzione del rap italiano, un’opera colma di maestria che combina esperienza, innovazione e un’ampia gamma di influenze artistiche.