Il leggendario Nas e il prolifico Hit-Boy concludono la loro epica trilogia con ‘Magic 3’, un regalo per il compleanno di Nas.
Il mondo dell’hip-hop ha una ragione in più per festeggiare, e il nome di cui si parla è Nas. Dopo aver seminato il panico tra i fan con un enigmatico annuncio su Instagram, il re di New York ha rivelato che il messaggio “THE FINALE” non era un addio, ma l’annuncio del terzo e ultimo capitolo della serie ‘Magic’. E quale miglior modo per celebrarlo se non rilasciare l’album in occasione del suo compleanno, il 14 settembre?



Questa è la sesta collaborazione tra Nas e il leggendario produttore Hit-Boy, un’associazione che entrerà nella storia come una delle più grandi di sempre. Da quando hanno iniziato a lavorare insieme nel 2020, hanno completato due trilogie, prima con la serie ‘King’s Disease’ e ora con ‘Magic’, che si conclude in grande stile.
‘Magic 3’ è un’esperienza sonora completa, che mette in risalto le abilità innate di Nas, i suoi flussi e la potenza delle sue parole. E grazie all’abilità di Hit-Boy di sovrapporre nuove idee al suono vintage di ‘Illmatic’, il risultato è esplosivo.
Tra i momenti salienti di ‘Magic 3’, spicca l’apertura audace e industriale di ‘Fever’, mentre ‘Superhero Status’ riflette in modo appropriato il ruolo di Nas nella storia dell’hip-hop. Un Lil Wayne rivitalizzato offre una delle sue migliori performance degli ultimi anni in “Never Die”.
Il brano ‘Pretty Young Girl’, con il suo scratching e i trucchi da turntablist, ci riporta ai giorni in cui l’hip-hop era ancora un adolescente, omaggiando l’arte della musica nel suo cinquantesimo anno. Nas ha compiuto cinquant’anni quest’anno, e ‘Magic 3’ rappresenta un omaggio all’artista e all’arte in sé.
Ma Nas e Hit-Boy non temono di abbandonare le convenzioni dell’Età dell’Oro dell’hip-hop. ‘Sitting With My Thoughts‘ ha un suono sintetico e gelido, con rullanti trap che spingono Nas in uno spazio diverso per le sue introspezioni. ‘Blue Bentley’ amplifica questa direzione sonora, mentre ‘Jodeci Member’ si immerge nuovamente nei campionamenti soul degli anni ’70 di Hit-Boy.
Il finale, ‘1-800-Nas&Hit’, è un brano gioioso ma anche commovente. Dal punto di vista lirico, Nas colloca l’hip-hop nel suo contesto sociale, evocando le parole di Malcolm X. Parole audaci, ma non errate: l’hip-hop attinge alla stessa fonte, al medesimo lessico che l’attivista leggendario ha impiegato. ‘Magic 3’ potrebbe benissimo rappresentare il massimo risultato dell’opera di Nas e Hit-Boy insieme, ma la chiusura di questo capitolo ci fa desiderare ancora di più.
Il viaggio di Nas attraverso l’hip-hop è uno dei trend più duraturi della scena. Da un debutto epocale con ‘Illmatic’, la sua opera nel nuovo millennio ha visto alti e bassi. Ma la sua collaborazione con Hit-Boy ha portato nuova linfa creativa, regalandoci sei album straordinari. ‘Magic 3’ è la ciliegina sulla torta di questa collaborazione, un’opera che promette di restare nell’immaginario dell’hip-hop per sempre.