Kento torna con il suo nuovo album “Kombat Rap”. Il disco, pubblicato da Time 2 Rap e disponibile da oggi, venerdì 31 marzo, su tutte le piattaforme digitali, rappresenta il primo lavoro solista dell’artista dopo 14 anni, a parte “Barre Mixtape” del 2021 e i due album con The Voodoo Brothers.
Il disco è stato frutto di una lunga gestazione, inframezzata da numerose attività che l’artista ha condotto come la pubblicazione di libri, laboratori educativi nelle carceri minorili, concerti, TV, podcast e svariate altre iniziative che rientrano nella sua visione artistica e culturale. Kento, infatti, ha sempre visto la sua musica come un modo per veicolare messaggi, emozioni e riflessioni, e “Kombat Rap” non fa eccezione.
Il disco si presenta complesso e potente, carico di messaggi e di poesia allo stesso tempo. “Kombat Rap” sfida un presente dove il contenuto spesso è sacrificato in nome del successo facile, ma allo stesso tempo rifiuta di essere un omaggio acritico al suono classico e agli stilemi del rap Anni ’90. Frutto del lavoro di 12 diversi produttori, le tracce contemplano un boombap originale affiancato agli esperimenti rock e perfino alla techno e alla trap, ovviamente rivisitate attraverso la personalità e lo stile dell’autore.
Dal punto di vista delle collaborazioni al microfono, il disco si presenta estremamente ricco, con combo classicamente Hip-Hop come Lucariello e Claver Gold, ma anche featuring totalmente inaspettati come Johnson Righeira, che regala un accento dance Anni ’80 alla consciousness di “Io Sono Libero?“, e l’attrice e cantante neozelandese Lucy Lawless, nota per aver interpretato la principessa guerriera Xena nell’omonima serie tv, che si cimenta in uno struggente omaggio a Fabrizio De André.
Ma non è tutto qui. “Kombat Rap” rivela anche delle ambizioni internazionali nelle collaborazioni con la leggenda della dancehall giamaicana Burru Banton.
Insomma, un disco che ribalta tante scelte musicali del passato e che forse scontenterà qualcuno tra i vecchi ascoltatori di Kento, ma che al tempo stesso si propone di conquistare nuovi fan con la sua freschezza e la sua originalità. Come dichiara lo stesso Kento, “volevo un disco che avesse la libertà e la forza della musica indipendente ma con un livello di sound e collaborazioni degno di una major, e sono molto, molto contento del risultato”.
L’album è una testimonianza della sua capacità di reinventarsi e di superare se stesso, di non limitarsi a essere la cover band di se stesso ma di evolversi costantemente come artista.