sabato, Aprile 1, 2023
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    “Cosa saremo”, l’intervista a Sgribaz

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    Lorenzo Calderone alias Sgribaz è un rapper sardo nato a Cagliari, nonostante la giovane età vanta già grandi successi: nel 2020 vince il contest prodotto da DJ Khaled x Snipes e lo stesso mese TRX Radio lo inserisce nella sezione Radar con il brano Un’altra lingua prodotto da Enomoney. Ad un anno esatto dal suo esordio musicale il 25 marzo 2022 è uscito l’album Cosa Saremo (mixtape) che conta 10 tracce. Abbiamo fatto una chiacchierata con lui per conoscerlo meglio. 

    Ciao Lorenzo, perché Sgribaz? 

    Da ragazzino mi piaceva stare sui social e cambiarmi il nome su Instagram frequentemente, ne ho cambiati davvero tanti. Così un giorno, ad un allenamento di basket, un mio vecchio compagno ha deciso di chiamarmi così, mi è piaciuto e mi sono cambiato il nome sui social. Al tempo neanche rappavo, poi come ho deciso di entrare nel game ho tenuto Sgribaz.

    Il 25 marzo è uscito il tuo album “Cosa Saremo (Mixtape)” vuoi raccontarci brevemente il tuo nuovo progetto discografico?

    Questo è un progetto in cui ogni traccia rappresenta un periodo storico della mia vita. Il mixtape è suddiviso in tre fasi, ognuna diversa per mood e generi musicali, è un viaggio in cui mi riesco a raccontare in più sfaccettature.

    Scrivere e pubblicare canzoni ti rende in qualche modo immortale, quale di quelle presenti nella tracklist ti rappresenta di più? 

    Sì, assolutamente, è una cosa che apprezzo tanto della musica, il fatto che comunque sto lasciando pezzi di me in questo mondo e che anche quando non ci sarò più non sarò mai andato via completamente. “Vuoti dentro” è la traccia a cui sono più legato di questo progetto. 

    L’album può considerarsi una storia? Se è cosi, dove parte e dove termina?

    Si può considerare una storia, ma che non inizia e non termina, nel senso che la storia è partita da “00 Adolescenza” e “Cosa Saremo” è il tassello successivo, sono entrambi pezzi della mia vita che raccontano la mia storia e finché io continuerò a raccontarla non ci sarà un suo termine. 

    Nel singolo “Forse e come” dici:” se non ci conosci forse tu ci detesti” che rappresenta un po’ l’abitudine di giudicare senza sapere. Come possiamo eliminare i pregiudizi?

    Solo avendo un rapporto diretto con le persone credo che si possano eliminare i pregiudizi, secondo me loro sono dentro di noi, che ci piacciano o meno.

    Come definisci il tuo genere musicale e quale ti piacerebbe sperimentare?

    Non penso di avere un solo genere musicale ma tanti, appunto perché amo sperimentare.

    Il tuo sogno nel cassetto?

    Il mio sogno nel cassetto da piccolo era diventare un grande giocatore di pallacanestro, ora fate voi…!

    Cosa ti auguri per il futuro? 

    Di stare bene, e è la prima cosa che conta ma che a volte ci dimentichiamo.

    Spazio per: Cose che non sai di me.. 

    • Mi piacerebbe aprire il concerto di…

    Tedua!

    • Nella mia playlist non può mancare…

    Lil Durk.

    Rosanna Buonauro
    Rosanna Buonauro
    "Parlare di me non è mai facile, quindi lo farò con una frase di uno dei miei libri preferiti: è orgoglio e pregiudizio di Jane Austen. Nel 2016 ho preso il tesserino da giornalista pubblicista proprio perché mettere nero su bianco i miei pensieri mi ha sempre aiutato. Musica, libri e serie tv sono la mia passione. Poi sono ariete, questo dice tutto"