Lo scorso 26 novembre è uscita “La Frusta”. Una traccia – con video – preziosa, inedita, che vede alla produzione DJ Jad & Wlady e, al mic, Primo Brown.



Succede quando si ascolta musica, o per lo meno quando in cuffia sento e penso all’artista, di associare tutto a delle parole. Forse è una pratica insolita e molto personale ma, tanto’è. Primo Brown ha lasciato – oltre che un vuoto incolmabile ai suoi affetti e amici – una voragine nella musica. Voce, penna e attitudine inconfondibili. Non aveva detto tutto, il 2016 è stata una data cruciale che ha interrotto bruscamente il flusso artistico (e umano) di Primo nell’Hip Hop e in tutta la musica. Per questo, quando penso a lui, dico la parola: fiume.
Le rime di Primo scorrono, sempre, nella direzione in cui lui vuole che vadano. Ma scorrono, fluiscono nella metrica e nei suoni; negli argomenti e nei temi; nel talento e nella passione. La sua voce suona ancora e fortissima: molti artisti lo ricordano nei loro pezzi, altrettanti utilizzano registrazioni di collaborazioni passate, altri ne hanno conservato traccia fino al momento giusto. E “La Frusta” – prodotta per Just Entertainment – ne è l’esempio perfetto.
Oltretutto il pezzo ha una storia fantastica e DJ Jad & Wlady ci hanno raccontato un po’ di più.



Primo Brown e Hip Hop: cos’ha portato l’incrocio di queste due strade diventate poi inscindibili? Come Primo, secondo voi, ha influenzato il movimento e viceversa?
Primo ha rappresentato e rappresenta l’Hip Hop tutt’oggi al 100%. Continua ad influenzare le nuove generazioni. È stato, sin dall’inizio della sua carriera, protagonista del movimento con personalità da vero MC.
Parliamo di incontri. Quando è stato il vostro primo incontro con Primo e a cosa ha portato? E ancora, quando è stato il vostro appuntamento con l’Hip Hop e cosa ne è nato?
Il primo incontro con Primo è stato guardandomi da fan da sotto un palco. Dopo qualche anno è diventato Primo dei Cor Veleno: ammiravo sin dall’inizio la sua bravura e il suo spessore artistico. Dopo la divisione degli Articolo 31 decisi di lavorare ad un progetto coinvolgendo vari MC’s italiani – nell’album “Il Sarto” del 2010 -, e Primo non poteva mancare di certo. Il brano si intitolava “Risposte”.
Origini. Penso ai Cor Veleno, così come agli Articolo 31, e viene inevitabile la parola “origini”. In qualche modo e in due diverse città, prima, e in tutta Italia, poi, avete innescato due diversi modi di vivere e vedere la scena Hip Hop. Ci contestualizzate un po’ nello spazio-tempo i Cor Veleno e gli Articolo 31?
Innanzitutto, oltre le città di origine, sono diverse pure le generazioni delle due formazioni. Gli Articolo 31 si formavano nella Milano dei primi anni ’90, mentre i Cor Veleno di Roma usciamo discograficamente alla fine dello stesso decennio. Proprio per questo motivo noi abbiamo portato il genere al grande pubblico aprendo così le porte ai numerosi gruppi che nascevano in quel periodo. Noi non abbiamo mai pensato di avere come target solo gli appassionati del movimento Hip Hop: la musica è di tutti, seppur non rinnegando mai le radici ed l’Hip Hop stesso. I Cor Veleno avevano una loro forte identità e si differenziavano da noi. Sono sempre stato del parere che ogni gruppo o MC dovrebbe avere la propria identità, e loro l’avevano.



“La Frusta” ha una storia molto bella: quando è nata e com’è arrivata ad oggi? Vi va di raccontarci un po’?
Subito dopo la realizzazione dell’album “Il Sarto” fui contattato per un brano per una compilation HH italiana. E chi potevo scegliere come rapper se non Primo? Dopo aver prodotto il beat, contattai Primo che mi mandò la sua registrazione il giorno dopo che gli mandai la base. Non so per quale motivo ma la compilation non uscì mai. Il pezzo rimase conservato per 10 anni. Io e mio fratello Wlady stiamo lavorando ad un album che uscirà nel 2022. Abbiamo coinvolto più artisti, così abbiamo deciso di inserire anche “La Frusta” dopo averlo rivisitato insieme. Questo per noi è un omaggio a questo grande artista, mantenendo vivo lo spirito di Primo.
“La Frusta”: possiamo dire che il pezzo non rientra nel panorama sonoro contemporaneo ma suona squisitamente Hip Hop ’90/00? Avete voglia di parlarci della base? Che influenze, se ci sono state avete avuto?
La base ha una sonorità 90/00, ma è stata resa contemporanea grazie anche a Wlady.
“La Frusta” – il videoclip. Il video del brano è un vero e proprio viaggio tra volti e luoghi simbolo della vita di Primo. Come è nato e come si è sviluppato il progetto?
Quando abbiamo deciso di girare il videoclip non ci interessava essere protagonisti. Chi meglio poteva rappresentare Primo? Il padre! Abbiamo pure deciso di girare a Roma, facendo sì che Mauro, padre di Primo, percorresse gli stessi luoghi e amici a lui vicino.
Il video è anche un concentrato dei punti cardine dell’Hip Hop: ci sono accenni al breaking, alle rime, al djiing e anche al writing. Voi come avete vissuto tutto ciò? E come secondo voi sono percepite e recepite le quattro discipline oggi?
Per noi è sempre stato importante mantenere il concetto di Hip Hop per educare soprattutto le nuove generazioni alle 4 discipline.
Cosa ascoltate oggi? E che cosa ascolterebbe Primo, oggi, secondo voi?
Noi da sempre ascoltiamo tutta la musica e le sue evoluzioni. Penso che Primo avrebbe fatto la stessa cosa.