“Sottozero” è il nuovo singolo di Commodo disponibile da oggi, venerdì 29 gennaio, su tutte le piattaforme digitali.



Nicolò Mancini, in arte Commodo, nasce a Firenze nel 1998. Ancora giovanissimo si avvicina allo studio della chitarra, strumento che lo accompagnerà per 7 anni e che ritornerà spesso nelle sue produzioni. Nel 2014 partecipa al “Rock Contest” di Controradio arrivando in finale, mentre nel 2016 si classifica 9º nel concorso “Toscana 100 Band”. Grazie al premio di quest’ultimo concorso realizza “ATTITUDE”, il suo primo album ufficiale da indipendente che raggiunge la 6º posizione nella classisifica “Top 10 Album Hip-Hop/Rap” di iTunes. Nel 2017 esce il brano “Favola” e, dopo una serie di fortunati singoli, nel 2018 pubblica il mixtape “Waitin’ 4 CMMD” su tutte le piattaforme digitali. Dopo i singoli “Amen”, “Jackass” e “Psycho” usciti nel 2019, nel Gennaio 2020 firma il singolo “Bei Momenti”. Seguono i featuring con Oh Baro, Don Flow Equipe, Shama24k e Martin Scortese, che contribuiscono sempre di più a renderlo l’artista di riferimento del panorama fiorentino. Infine, la firma del suo primo contratto discografico in distribuzione con Believe segna l’inizio di un nuovo capitolo, che comincia con il singolo “Outsider”: rime e stili tipici dell’Hip-Hop si fondono ad un viaggio introspettivo in cui Commodo racconta voglia e fame di emergere con ciò che ama di più fare, la sua musica. Ad ottobre pubblica il suo nuovo singolo “OG” seguito dai brani “Nuovo Mondo” e “Bad Vibes”.
L’artista fiorentino prosegue la narrazione del suo immaginario con “Sottozero“, un brano in cui traspare il suo desiderio di costruire una nuova realtà, lasciando alle spalle il suo passato. Commodo si interroga sulla credibilità di ciò che lo circonda e su come il mondo sappia essere, a volte, spietato e freddo.
La produzione ha un carattere intimo, gli arpeggi di chitarra danno profondità alle melodie elettroniche, create da Cuzna, storico producer da sempre collaboratore del rapper.
“Sottozero è nato per sfogarmi, mi sono messo a scrivere e ho realizzato che il brano stava prendendo forma in automatico, senza la necessità di dovermi “imporre” di chiudere strofa o ritornello.
Questa cosa non succede quasi mai, solitamente ho bisogno di qualche ora, alle volte addirittura giorni, per poter realizzare quello che ho in mente: in questo caso, invece, è stato tutto estremamente naturale.
E’ per questo che ci tenevo a farlo uscire prima di un lungo periodo di lavoro e scrittura come quello che mi attende.”