Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Lele Blade, fuori per Universal music con il suo nuovo ep “Vice City” e fresco di disco d’oro con il brano “Loco” prodotto da Dat Boi Dee.
Ciao Lele, partiamo dagli inizi. Scontato ma d’obbligo: da cosa nasce la tua passione per il rap?
Mi è sempre piaciuto scrivere e raccontarmi, forse nasce da questo
Tre nomi di artisti che ti hanno letteralmente ispirato nel tuo percorso.
2Pac, Prodigy of Mobb Deep, PNL
È da poco uscito Night Skinny con Mattoni (dove ci sei anche tu), che segna un’altra uscita discografica a nome di un produttore. Proprio quest’ultima è una figura che sta avendo sempre più risalto e che reclama più spazio. Quanto è importante la figura del produttore?
Fondamentale secondo il mio punto di vista. Ogni pezzo è un lavoro fatto al 50/50 con il produttore/beatmaker.
Il rap e la musica Urban sembrano vivere un insaziabile momento di crescita ed esplosione. Come vedi il rap in Italia da qui a due, tre anni?
Credo che il genere sia in continua evoluzione e crescita, quindi credo che tra 2/3 anni sia ancora più presente ed ancora più capito da chi oggi lo ascolta in maniera superficiale.
Curiosità: che rapporto hai con i social? Sei presente-assente come Marra o pensi siano davvero qualcosa di importante?
Uso i social quanto basta, credo che oggi siano fondamentali per spingere la propria musica.
E a proposito di social, la faida tra Salmo e Luchè meritava di diventare musica o è giusto sia nata ed evaporata su Instagram: cosa ne pensi?
È giusto che sia sfumata come cosa.
Next big thing: tre giovani italiani su cui puntare?
MV Killa, Geolier, Shiva.
Come è nato il rapporto con Vale Lambo?
Vale venne a comprare il mio primo disco, ci conoscemmo così, da quel giorno siamo diventati amici.
Che progetti hai per il futuro?
Diventare sempre più influente in Italia.